Pinterest, il social "ad immagini" ideato nel 2009 a New York da Ben Silbermann e Evan Sharp, si sta affermando come uno dei migliori social network da utilizzare da parte dei brand per vendere prodotti online. Chi “pinna” (cioè "inserisce" una immagine o ri-pubblica l'immagine di un brand/utente), nell'80% dei casi donne, è molto propenso a convertire il suo apprezzamento in acquisto: Pinterestitaly ha reso pubblica un'infografica che illustra come gli utenti che arrivano su un sito ecommerce attraverso questa piattaforma sociale (Pinterest), abbiano un tasso di acquisto del 69% maggiore rispetto a quelli che arrivano da altri social!

Una percentuale impressionante che, legata al gigantesco numero di visitatori unici mensili (10 milioni solo negli stati uniti), fa paura agli altri giganti social. Facebook fa difficoltà ad eguagliare queste cifre, la creatura di Zuckerberg si ferma al 40% di consumatori che hanno trovato tramite la piattaforma oggetti che hanno comprato o che volevano acquistare.

Un motivo di questo enorme successo sta probabilmente nel fatto che Silbermann, Sharp e gli altri sviluppatori hanno reso particolarmente personalizzabile l'intera struttura del sito. Gli utenti possono pinnare sulla propria bacheca ciò che amano e visualizzare solo ciò che desiderano veramente collegandosi unicamente con le persone che hanno i loro stessi gusti e, ovviamente, seguendo i brand che amano. La chiave di lettura, secondo molti, sta proprio nel fatto che le proposte dei brand su Pinterest non vengono recepite come invasive di uno spazio privato come invece capita soprattutto su facebook, vissuto come luogo quasi intimo della vita privata di ciascun utente, ma sono la diretta conseguenza di una scelta da parte dell'utente.

 

Luca Flamini – Social Media Executive

 

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